Gente di mare (1928; Einaudi: ultima e definitiva edizione, Longanesi, 1966)
Giovanni Comisso
La prima edizione di questo libro apparve nel 1929 presso gli editori Fratelli Treves di Milano ed ebbe il premio Bagutta 1928-1929, quando portava il titolo originario di «Gente di mare». Nel 1953 venne ristampato presso le Edizioni di Treviso con il titolo «Al vento dell’Adriatico» che comprendeva anche «Il porto dell’amore» e vennero aggiunti i seguenti racconti: Una calle; Osteria; Pietro, uomo di mare; Pesca notturna. Nel 1959, ristampato presso la Casa editrice Longanesi di Milano assieme al libro «Il porto dell’amore», portava quest’ultimo titolo. In quell’occasione venne accresciuto dei seguenti racconti: Sera canora, I vecchi, Pesce fuor d’acqua. In quest’ultima e definitiva edizione sono stati aggiunti altri racconti presi da libri dove non erano attinenti o da quotidiani ed è stato abolito il capitolo Pesce fuor d’acqua, perché facente parte del libro «La mia casa di campagna». -
Novembre 1966. GIOVANNI COMISSO
Nell'estate del 1922, a bordo di un veliero chioggiotto, Giovanni Comisso naviga lungo le coste dell'alto Adriatico, osservando la vita operosa e silente dei pescatori, la danza lenta dei loro ritmi e delle loro abitudini, gli umori e le tristezze, i luoghi di una vita semplice e modesta, le rade, i porti, le osterie: nascono così le storie di "Gente di mare", premio Bagutta nel 1929. Il piacere della libertà e del vagabondare è dominante; si avverte l'ebbrezza di un'esistenza in cui tutte le sensazioni sono così intense che gli uomini e le cose appaiono trasfigurati, avvolti in un'atmosfera incantata. Nella scrittura si combinano l'abbandono estatico alla contemplazione della natura e del mondo paesano delle lagune con i ritratti delle figure umane: pescatori,
taglialegna, contadini, commercianti di terra e di mare, finanzieri, padroni di velieri, donne e ragazzi. Uomini e paesaggi raccontano una vicenda perpetua di partenze e di approdi.
Novembre 1966. GIOVANNI COMISSO
Nell'estate del 1922, a bordo di un veliero chioggiotto, Giovanni Comisso naviga lungo le coste dell'alto Adriatico, osservando la vita operosa e silente dei pescatori, la danza lenta dei loro ritmi e delle loro abitudini, gli umori e le tristezze, i luoghi di una vita semplice e modesta, le rade, i porti, le osterie: nascono così le storie di "Gente di mare", premio Bagutta nel 1929. Il piacere della libertà e del vagabondare è dominante; si avverte l'ebbrezza di un'esistenza in cui tutte le sensazioni sono così intense che gli uomini e le cose appaiono trasfigurati, avvolti in un'atmosfera incantata. Nella scrittura si combinano l'abbandono estatico alla contemplazione della natura e del mondo paesano delle lagune con i ritratti delle figure umane: pescatori,
taglialegna, contadini, commercianti di terra e di mare, finanzieri, padroni di velieri, donne e ragazzi. Uomini e paesaggi raccontano una vicenda perpetua di partenze e di approdi.
Kategorie:
Rok:
1928
Wydawnictwo:
Einaudi
Język:
italian
Strony:
229
Serie:
Letteratura italiana Einaudi
Plik:
PDF, 581 KB
IPFS:
,
italian, 1928